Il 17 maggio 2008, presso l’ospedale san Gerardo di Monza, è nata Elena, la mia prima nipotina: tre chili e mezzo di bellezza, simpatia e bontà.
Ho potuto vederla solo il giorno seguente. Dormiva nel suo lettino; io l’ho chiamata, sussurrando il suo nome, lei ha aperto gli occhi, mi ha guardato ed ha disteso le labbra in un sorriso. Me ne sono innamorata all’istante, convincendomi, a dispetto di tutte le teorie relative allo sviluppo neurologico dei neonati, che quel sorriso era intenzionalmente dedicato a me!
Sono rimasta due settimane a casa di mio figlio. Due settimane di emozioni intense e sconosciute e ringrazio mia nuora Silvana per avermi permesso di condividere con lei quei momenti unici e irripetibili.
In quei giorni ho provato di tutto; lo riassumo con le prime strofe della poesia “Ai nipoti”, scritta da Bruno, un carissimo vicino di casa, che, in occasione del battesimo, mi ha regalato due delle sue pubblicazioni.
È la perpetuazione della vita,
quando pensi che proprio sia finita
li osservi con amore e ti rincuori.
un gesto, un’espressione od un sorriso
l’atteggiamento mobile del viso,
ridestano emozioni e spunti novi.
c’è sempre qualche cosa che rammenta,
ad un’osservazione molto attenta,
quelle che sono ancor le tue tendenze.
Ti faccio i miei più sinceri auguri anche se in ritardo, deve essere il momento più bello della vita e le tue parole mi hanno fatto emozionare..
P.S: scusa il tu ma tra blogger.. 🙂
Cara Marcella, la tua emozione è veramente commovente e fa trapelare la tua sensibilità di persona attenta e sempre pronta ad ammirare le meraviglie della vita.
Goditi questi momenti intensi e irripetibili in attesa di altri nipotini che ti ritroveranno pronta a ricominciare…
Ciao Rossella